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Quando penso a lei mi viene in mente il passato e la donna che è stata un tempo.
Con gli occhi della mente la rivedo quando una sera mi viene ad aprire la porta di casa
con la faccia truccata da Babbo Natale, naso e gote dipinte col rossetto, e ovatta
appiccicata sul mento e le sopracciglia. Si è trasformata in una maschera grottesca ed
insieme divertente.

Lei è sempre stata una creatura estrosa, esprimendosi nella pittura e nell’agopittura, nell’arredamento, nelle decorazioni e anche nell’abbigliamento.

E’ la nostra amica Milly: un tripudio di colori, pizzi, nastri, ornamenti, decorazioni, noi tutte le sue amiche, le vogliamo bene perché abbonda anche in generosità ed altruismo.
Ricordo quando ci accoglieva a casa sua, sembrava una bimba festosa, ci faceva
accomodare e iniziavamo a rimpinzarci di noccioline e torroncini, dolcetti e praline e poi i discorsi da manicomio, nel senso che una di noi diceva qualcosa, un’altra distratta rispondeva tutt’altro e poi giù tutte a ridere.
Questo ci offriva Milly: ore di allegria e spensieratezza.
Spesso ho partecipato alle sue improvvisate, ai suoi regali a sorpresa, una volta ci regalò delle palline natalizie decorate con le nostre foto; sempre ci mostrava i suoi dipinti, le sue creazioni, le foto dei suoi viaggi col marito Tonino, dove lei appariva in forma smagliante, con dei bellissimi vestiti.
Poi tempo fa Tonino, l’amore della sua vita, è volato in cielo e, da allora, giorno dopo
giorno, è cominciato per lei il declino.
Ora non esce più di casa, passa le ore seduta in poltrona senza parlare, credo viva di ricordi, perché ogni tanto accenna un sorriso. Per me è stato un gran dolore vederla spegnersi così, giorno dopo giorno, di quel suo ardore è ormai rimasta solo una debole fiammella.
Miriam D’Ambrosio