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Edvard Munch – Inger sulla spiaggia

 

Perchè questo desiderio

di non avere più desideri?

Questo vaneggiare

di vite percorribili,

di sassi leggeri

ad increspare

la superficie di quest’acqua torbida.

 

I pensieri osano rincorrersi

sull’eco di note mai sopite,

e l’oggi ancora non sa riconoscersi

nel riflesso di questo cielo slabbrato.

 

Portami, ti prego,

dove non c’è domanda

nè risposta alcuna,

dove l’unico gesto possibile

diventi lo schiudersi lento

alla luce

di una notte senza fine.

 

Ornella Cauteruccio