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Forse dalle Medie o dalle Elementari addirittura, mi si fermo’ negli occhi della fantasia l’immagine della buona vecchina che infreddolita, accucciata su una seggiola, ruba il tepore di un raggio di sole.
Vivevo in citta’ e non ne avevo mai vista una, se non sui libri e giornaletti educativi che mamma mi forniva a getto continuo, perche’ “formativi”. E formativi lo erano davvero: colorati, fantasiosi, divertenti mi tenevano compagnia spiegandomi tante cose che mai incontravo nelle mie giornate di brava ragazzina ubbidiente (mamma, all’occorrenza, menava).
Le buone vecchine che rubano il tepore eccetera eccetera, le vidi da giovane prof. quando iniziai il valzer di supplenze nei paesini di provincia. Appallottolate su sedie sbilenche, tiravano fuori dalle pieghe del “sino” una mano regolarmente corredata da un rosario e biascicavano una formula benedicente al mio squillante: “Salve signora, fa freddo oggi, vero?”
Sempre cosi’, piu’ o meno, paese dopo paese.
Di una seppi pure l’eta’ quando, al ritorno dalle vacanze natalizie, la collega del posto ci informo’ che era morta la vecchiarella che stava accartocciata sulla seggiola di paglia davanti quella casa verde. Aveva 65 anni, commento’, e noi, io in primis, dicemmo che vabbe’ a quell’eta’…
Oggi, intendo nell’ultima decina di anni, una mia amica 66enne ha cambiato fidanzato ed un’altra allo scoccare dei 70 ha iniziato una languida focosa love story.
Ci pensavo stamane: io vecchina – un po’ sui generis, lo ammetto – spaparanzata (termine volgare ma esatto} su una sdraio, catturavo un po’ di sole yankee, riscaldata anche da Bowie che, da estimatore delle mie morbidezze, appena puo’ mi si accuccia addosso.
Mi agitavo perche’ vorrei corredare una mia poesia con il jazz di Raphael Gualazzi . Mi agitavo, Bowie disturbato mugolava, mia figlia proponeva un plaid perche’ il sole yankee di fine febbraio non scalda un tubo.
Ma quelle vecchine, conosciute prima sui giornaletti ed i libri “formativi” di mamma e poi nelle ore di spacco durante le supplenze nei paesini, sono mai esistite? Biascicavano Avemarie e non si incavolavano perche’ i nipoti non sanno distinguere Fantasy and reality da Follia d’amore, sempre del mio amato Raphael Gualazzi.
Mica le vecchine col rosario me le sono inventate e magari sono una delle cento, mille invenzioni che la mia fantasia mi ha regalato per decenni?

Gabriella Pastorino