Moire
Cloto fila.
Taglia Atropo di gelo,
incurante di Lachesi
che per noi decide giorni
di dolore o anni di pace.
Cloto fila.
E manco guarda
la follia di sua sorella
che sconvolge per diletto
una vita, un’esistenza:
fili neri accavallati
che devastano disegni,
grumi e vuoti disperanti
trame in tutto cancellate.
Cloto fila.
E la noia placa Lachesi
che con gesti misurati
ricompone vite e fati,
mentre ancora l’Uomo trema;
ma ora in lui lieve serpeggia
una gioia, una speranza:
è passato l’uragano,
l’orizzonte si fa azzurro.
Cloto fila.
Ed un amore
invitante si prospetta.
Lui sorride … lassù in alto
con un gesto indifferente
Atropo fatta di ghiaccio
taglia nettamente il filo.
Gabriella Pastorino
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