Seleziona una pagina

Salve a tutti, anzi , per adeguarmi all’ambiente, HI!
L’immagine bellissima postata da Donatella e tanto ammirata da Gera è stata certamente ripresa qui, nel Garden state, il New Jersey.
La vedo continuamente…
Avevo letto più e più volte degli incredibili colori dell’autunno nel Vermont.
Ci sono stata una sola volta, in inverno e rimasi incantata dalle foreste di alberi altissimi dove “si nascondono”, l’una vicina eppur invisibile all’altra, case a più piani con amplissime mura e pareti di vetro. Le vedevo facile preda di malintenzionati, ma mi fu fatto notare che è impossibile arrampicarsi sui leggeri flessibili rami degli alberi giganteschi e sottili che sono la bellezza e la meraviglia del Vermont.
Io, quando sono da mia figlia, vivo nel New Jersey, nato abbattendo sapientemente “alcuni” alberi di un immenso bosco. Sottolineo “alcuni” perché il bosco in realtà vive forte ed eterno abbracciando ville, strade, autostrade.


Ogni tanto si avvista un orso e la voce corre, ma si ci limita a prestare attenzione ad incontri indesiderati.
Visione quotidiana invece sono i cervi che certo non disturbano né spaventano l’uomo, in una coesistenza accettata da ambo le parti.


La casa in cui vivo vive fra aceri possenti che in autunno perdono miliardi di foglie raccolte diligentemente dai proprietari in mucchi alti che bordano le strade e portati poi via dagli impiegati comunali.
Vorrei essere un Poeta vero, di quelli con la maiuscola, per descrivere i colori, mille e cangianti, degli aceri che mi fanno piovere addosso foglie leggere.
Se vedessi riportati fedelmente su una tela i colori violenti e strani che talvolta convivono su uno stesso albero, penserei che il pittore “si fa” e pure di droghe pesanti.
Ma è la magia della natura intelligentemente rispettata dagli uomini che pure di lei vivono.

Gabriella Pastorino