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9 Agosto 2022

Siamo stati sulla montagna storica del LAGAZUOI, ci siamo allungati fino alla vetta, da dove si poteva godere un panorama fantastico arricchito da tante altre montagne famose, veri giganti di roccia che svettavano verso il cielo, rivestite di bellissima vegetazione fino a migliaia di metri in altezza.
Tutte vette raggiungibili a piedi con adeguata attrezzatura di montagna e discreta autonomia di fiato.
Panorami mozzafiato con presenza di migliaia di turisti travolti da tanta paradisiaca bellezza.
E mentre il mio sguardo si allungava per abbracciarli tutti, pensavo:
questi luoghi da incanto, sono stati anche, poco più di un secolo fa, teatro di una delle guerre più sanguinose della storia.
Centinaia di migliaia di ragazzi, italiani e asburgici, gli uni contro gli altri armati fino ai denti, vi hanno perso la vita, dilaniati nei corpi, unitamente a tutti i sogni di una gioventù che si affacciava, qui tra queste gole, trincee arditamente costruite, cunicoli per mimetizzarsi al nemico, in condizioni climatiche invernali impossibili.
Abbiamo visitato anche il museo della Prima Guerra Mondiale.
Un percorso dove potete facilmente immaginare gli oggetti e tutto quanto fa da testimone a quelle vicende tragiche.
Spontanea mi ritornava in mente la domanda ”ma perché!”.
Ho fatto delle foto nel museo.
Ne condivido qua una che ritrae due soldati, italiano ed austriaco, che si sono combattuti per distruggersi.


E più che mai mi è tornato allora in mente la domanda:
Ma perché?

Italo Galante