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Bellissima, scattante, naturalmente elegante, grintosa, negativa, l’una.

Appena graziosa, piccolina, talvolta un po’ sciamannata, estremamente positiva, l’altra.

Snob, molto sicura di sé, polemica ed irritante, una so tutto mi soprattutto sulle ingiustizie subite dalle donne, Rula Jebreal, palestinese, sedicente esperta di femminismo, non parla, pontifica, abbarbicandosi persino al suo delizioso colorito bruno per spacciarsi da perseguitata. Ha lavorato con Santoro. Recentemente ha rifiutato di partecipare ad un talk show perché unica donna invitata con sette uomini; ovviamente non per timidezza ma per dare una lezione al presentatore, reo di non rispettare le quote rosa. Poco prima aveva urlato tutto il suo disprezzo a Porro che aveva tentato di reagire ad una megaboiata, gridando e retrocedendo come la vittima di uno stupro; non agitò crocifissi e rosari perché è troppo chic per portarne uno; per stravincere disse che il poveraccio profittava della sua appartenenza al sesso debole.

Autrice di alcuni saggi, ha avuto una figlia da un artista, ha convissuto a lungo con il regista Julian Schnabel, ha sposato un uomo molto ricco dal quale si è separata.

Giorgia Meloni, quella di “Io sono Giorgia, sono una madre, sono cristiana” non rifiuta una caratterizzazione popolare, anzi a volte ci marcia. Con spirito pratico, conscia di aver conquistato solo un diploma (come la stragrande maggioranza dei politici, del resto) studia testardamente fin nei particolari qualunque argomento debba affrontare e risponde con chiarezza e a muso duro agli interlocutori, mettendoli generalmente nell’angolo. Nessun amore potente, ha avuto una figlia da un qualsiasi bel giovanotto impiegato alla Rai e manco si è sposata. Odia le quote rosa perché le ritiene umilianti per le donne, use a dipendere dagli uomini ai quali lei mai si appoggia, non fidandosene. Dopo una breve gavetta, si è catapultata nel mondo della politica partendo dalla cima; é l’unica donna infatti che ha fondato un partito e lo dirige. Ha recentemente pubblicato una sorta di autobiografia schizzata in testa alle top ten nonostante le polemiche…o forse anche per queste. Il suo partito – suo in quanto ne è capo e fondatrice – avanza rapido nei sondaggi anche perché i suoi programmi partono da problemi tangibili che lei si propone di risolvere.

Fra Rula e Giorgia, ambedue donne impegnate, un abisso, sul quale si affacciano da sponde diverse e con finalità differenti.

L’una sembra guardare ad alti concetti, alla vita di atenei prestigiosi.

L’altra china il capo per spiare nel portafoglio di un operaio che fatica per pagare la retta al figlio che in quel prestigioso ateneo vuole entrare.

                                                             Gabriella Pastorino

E’ notizia di ieri: è partita una mega inchiesta, la cancelliera tedesca Angela Merkel sarebbe stata spiata negli anni 2012 – 2014 dai servizi segreti degli Stati Uniti, con la complicità di qualche furbastro danese. La Danimarca ospita postazioni chiave di collegamento di cavi sottomarini per rete internet da e per la Svezia, la Norvegia, la Germania, l’Olanda e il Regno Unito. La Merkel non è l’unica ad essere caduta nell’insidiosa trappola, ma a lei si aggiungono prestigiosi nomi della politica internazionale. Per ora aspetta che si faccia luce sulla vicenda, è infuriata, ma la lady di ferro per ora non batte ciglio. La faccenda è gravissima e lei non è certo una che lascia cadere le cose. La sua vita privata è limpida, ha dichiarato ultimamente che fa a meno anche della signora delle pulizie, ebbene si, il capo di governo tedesco, di rientro dagli impegni istituzionali, a casa indossa pantofole, grembiule e prende la ramazza. Ce la immaginiamo poco, ma lei è incurante dei nostri giudizi e va dritta per la sua strada, camminava impettita anche quando un Sig. Berlusconi, un pochino distratto, a microfoni aperti le dava della “culona”!

Nulla di rilevante verrà fuori, io faccio il tifo per lei! Ha stravolto l’immagine della Germania dandole un ruolo di prestigio in ambito internazionale, ha gestito con cautela la pandemia e ha saputo mantenere a galla l’economia del Paese. La Merkel è una che i conti li sa fare, eccome! Troverà certo il modo, anche questa volta, di uscire a testa alta dalla losca e inquietante spahistory.

Enrica Suprani