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“Per noi, le Voci più belle”

Shall I compare thee to a summer’s day?

Thou art more lovely and more temperate.

Rough winds do shake the darling buds of May,

And summer’s lease hath all too short a date.

Sometime too hot the eye of heaven shines,

And often is his gold complexion dimm’d,

And every fair from fair sometime declines,

By chance or nature’s changing course untrimm’d.

But thy eternal summer shall not fade,

Nor lose possession of that fair thou ow’st;

Nor shall Death brag thou wand’rest in his shade,

When in eternal lines to time thou grow’st.

So long as men can breathe or eyes can see,

So long lives this and this gives life to thee.

*****

Dovrei paragonarti a un giorno d’estate?

Tu sei più incantevole e più mite.

Impetuosi venti scuotono le tenere gemme di maggio,

E il corso dell’estate ha fin troppo presto una fine.

Talvolta troppo caldo splende l’occhio del cielo,

E spesso la sua carnagione dorata s’oscura;

E ogni bellezza talvolta dalla bellezza decade,

sciupata per caso o per il mutevole corso della natura.

Ma la tua eterna estate non svanirà,

Né perderai possesso della tua bellezza,

Né la morte si vanterà che tu vaghi nella sua ombra,

poiché tu cresci nel tempo in eterni versi:

Finché uomini possono respirare o occhi possono vedere, fino ad allora vive questa poesia e ti dà vita.

William Shakespeare