Lunghe ore annoiate
alternate sovente
a corse faticose
isteriche stancanti;
picchi di solitudine
malinconica cupa
ed un istante dopo
le voci disparate
invadenti squillanti
che chiedono che offrono
amore ed amicizia.
Ragazzina a momenti
decrepita in talaltri
mi infilo in sogni dolci
lievi, rosa, azzurrati
per piombare impotente
in abissi di niente
di paure sfocate.
Ero così da giovane?
Cerco di ricordare.
Sono così da vecchia.
Curiosa e sorridente
io guardo l’orizzonte
in alto, verso il cielo.
Nel baratro finale
finirò volteggiando
mentre cerco felice
di stringere una stella.
Gabriella Pastorino
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