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Buondì, cari amici, o meglio, buonasera
Vorrei chiedervi lumi:
Io che sono,Genitore Uno o Genitore Due?
Penso di non poter più usare il termine genitrice che volgarmente evidenzia una sessualità platealmente certa.
Un po’ di buon gusto, via. E poi perché la gente deve esser informata sul mio sesso? Meglio adombrare con signorilità in lgbt …o qualcosa di simile.
Fra noi ci sono diversi avvocati, Domenico, Fausto, Domenico e poi certamente altre o altri studiosi del Diritto e vorrei mi suggerissero come qualificarmi in quello che è stato ed è il ruolo più importante da me vissuto.

Che la faccenda- Covid o non Covid, miseria o non miseria- sia importante me lo hanno sottolineato i brevissimi appunti che l’ineffabile Conte stava mandando in giro per ministeri europei prima che Renzi gli rompesse le uova nel paniere:
9(nove) milioni per la scuola, 17 (diciassette) per manifestazioni, corsi e cose così per chiarire sin dalle elementari le differenze- anzi le non differenze- fra i vari sessi.
Quando, nervosa e preoccupata stamane ho cercato gli sviluppi della pochade che volenti o nolenti viviamo, mi son trovata davanti la notizia del giorno, il frutto delle fatiche dei nostri parlamentari:
Son tornati di prepotenza genitore uno e genitore due!
Sì, bravi! Evviva!
Ma io che roba sono? Genitore uno o due?
Che poi con ‘sti uteri in affitto e roba di questo genere ci si potrebbe aggiungere genitore due e mezzo o direttamente tre.
Che dite?

Gabriella Pastorino

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